mercoledì 4 marzo 2009

Sutura


Si discute della mia vicenda, tra i parenti, ammucchiati nel corridoio. Pensano al mio risveglio, già avvenuto. Cosa sarebbe stato della mia famiglia, se fossi morto...Nei bisbiglii da anticamera di cartomanti, le mature cugine di vecchie prozie, azzardano l’ipotesi di un nulla al cubo, sui futuri dei miei figli eccetera. So cosa avrebbe potuto essere la vita dei miei cari, senza di me: un’altra vita. Mia madre, perse la propria, mio nonno si risposò, generando un’altra figlia, autrice di una nuova vita, nuove deviazioni nelle vite dei suoi cari e nuovi posti occupati da vite scomparse. La sutura punge. Si Svegli il taglio trasversale sapiente, una seppia ripiena, il mio addome, cuciture rossastre e gonfie, segnano la pancia. Questo non si può sostituire. Il mio organo meno utile è andato via e sento il vuoto della sua assenza. Non ci saranno altre milze a consolare le anse del mio ventre offeso. Ride il Dio. Si è ripreso il mio organo. Lo aggiusterà per darlo a qualche nuovo sfigato, che nascerà con una milza difettosa. Un altro uomo, pieno di dolori per quell’organo che lo fa rigirare nel letto la notte e lo fa stare in qualche clinica a benedire dialisi o insuline. Bussa l’infermiera dal bel culo, ma non mi si alza più. Dove lo trovo il sangue per il cazzo? Dovrò fare trasfusioni per scopare.

2 commenti:

  1. Si leggono sempre tutto d'un fiato le tue parole
    Vogliamo pensare che non ci toccherebbe mai una situazione simili
    Ma siamo caduchi...
    No, no. Non puo' essere. Io sono diverso
    Questo ti fa pensare la società
    Immortalità del corpo
    Ciao amico di questa vita

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  2. tu sei un genio, mi piace il commento del'11 marzo sul mio blog! mi piace troppo
    e ci vedo la mia terra e il mio sangue...
    Vieni a trovarmi dalle 20 in poi di oggi, quando puoi, nei prossimi quttro giorni, C'e' un saluto per te
    Grazie, ti abbraccio. Saba

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